17-07-2017 – L’annuncio ai sindacati e alle RSU della chiusura della SGL, azienda fondata negli anni ’70 e acquistata nel 2007 dalla N&W, è stato dato dai portavoce dell’azienda nel corso di un incontro presso la sede dell’Unione Industriali di Asti. Un annuncio che conclude un lungo e complesso percorso, durante il quale più volte si era evidenziato il rischio di una cessazione dell’attività del sito produttivo di Castelnuovo Calcea, in provincia di Asti, e del licenziamento degli addetti che sono 111.
L’azienda ha ufficializzato il licenziamento collettivo – che dovrebbe riguardare 98 dipendenti su 111 – con effetto immediato, ossia subito prima della chiusura estiva, motivandolo come conseguenza della crisi degli ultimi anni, una crisi a cui l’azienda ha cercato di mettere inutilmente riparo attraverso una serie di iniziative, che nulla hanno potuto contro il calo dei volumi di vendita e il conseguente crollo del fatturato.
La notizia ha suscitato l’immediata reazione dei dipendenti e dei rappresentanti sindacali interni, intenzionati a chiedere al Prefetto il blocco dell’istanza di licenziamento collettivo e l’apertura di un tavolo di crisi, con l’obiettivo di prendere tempo – almeno fino a settembre – ed aprire un dialogo con la proprietà che possa portare ad una soluzione diversa che scongiuri i licenziamenti.
I più arrabbiati sono, ovviamente, i dipendenti i quali ritengono che la proprietà si sia comportata in maniera scorretta, prima portando i turni di lavoro a tre con l’obiettivo di fare scorta macchine per i prossimi mesi e poi annunciando il licenziamento degli addetti.