07-05-2015 – Dopo qualche giorno di sosta in un ipotetico magazzino della Stazione Spaziale, ISSpresso è stata messa in funzione e l’astronauta italiana dell’Agenzia Spaziale Europea, capitano dell’Aeronautica Militare impegnata nella missione Futura, Samantha Cristoforetti ha potuto finalmente bere il suo primo caffè nello spazio.
È stata dunque inaugurata ISSpresso, la prima macchina espresso a capsule in grado di lavorare nelle condizioni estreme dello spazio, realizzata da Argotec e Lavazza in partnership pubblico-privata con l’Agenzia Spaziale Italiana.
ISSpresso è la prima macchina espresso a capsule in grado di lavorare in assenza di peso e, utilizzando le “normali” capsule di caffè Lavazza, di garantire l’erogazione di un cremoso e corposo caffè espresso, così come siamo abituati sulla Terra.
È mancato, però, il piacere di sorseggiarlo da una normale tazzina! Il sistema, infatti, prevede che il caffè venga erogato in “pouch” ed aspirato con una cannuccia, nonostante la recente invenzione della “tazzina spaziale” realizzata dall’Università di Portland proprio in funzione dell’esperimento caffè della Missione Futura.
Il magazziniere dell’ASI avrà “dimenticato” di inserire le speciali tazzine nel carico inviato alla Missione o, forse, il costo – 500 dollari per tazzina- era fuori budget e si spera che gli astonauti di Missione Futura le tazzine se le realizzino in proprio con la stampante 3D in dotazione!
Battute a parte, ricordiamo che ISSpresso è uno dei nove esperimenti selezionati dall’Agenzia Spaziale Italiana per la missione Futura e servirà ad effettuare esperimenti di fluidodinamica e a studiare il comportamento dei liquidi ad alta pressione e alta temperatura in un ambiente spaziale.
Noi potremo dire di essere stati spettatori del primo caffè espresso erogato e bevuto nello spazio!