In una News del 24 luglio scorso avevamo raccontato quanto stava accadendo ad Ischia, isola campana altamente turistica, in seguito alla decisione del Comune di chiudere i negozi automatici del centro, impedendo in questo modo ai villeggianti di poter soddisfare il bisogno di un bene di ristoro in qualsiasi momento della giornata. La decisione era dettata dalla necessità di garantire il decoro e la sicurezza.

Tre gestori isolani, colpiti proprio nel periodo più remunerativo dell’anno, si erano opposti alla decisione del Comune, presentando ricorso al TAR Campania nella speranza di ottenere almeno una sospensiva, in attesa del giudizio finale.
I giudici del Tribunale amministrativo, però, si sono pronunciati solo ai primi di settembre, a stagione praticamente finita, decidendo di non concedere la sospensiva e riservandosi di approfondire le motivazioni presentate dai gestori, per poi dare il giudizio definitivo.

Il TAR ha così spiegato: “Considerato che – in disparte la valutazione delle complesse questioni versate in giudizio, necessitanti dell’approfondimento proprio della fase di merito – non si apprezza il periculum paventato dalla parte ricorrente, ritenendo il Collegio doversi dare prevalenza – nel bilanciamento dei contrapposti interessi – a quello pubblico che l’Amministrazione ha inteso tutelare con l’adozione dell’atto impugnato, a fronte di un pregiudizio lamentato dalle istanti, di natura economica e, peraltro, solo eventuale; Ritenuto, pertanto, che non sussistono i presupposti per l’accoglimento dell’istanza cautelare”.

Dati i tempi della nostra giustizia, intanto che la questione venga approfondita, passeranno alcuni mesi e il giudizio, seppure fosse positivo, arriverà troppo tardi perché i gestori in causa possano almeno in parte recuperare il fatturato perduto.
Con ogni probabilità, nel 2024 si ricomincerà daccapo.