È accaduto a Fasano, in provincia di Brindisi: di fronte alle lamentele dei cittadini per gli assembramenti con relativi schiamazzi che si verificavano nei pressi di un negozio automatico, il sindaco si è rivolto direttamente al gestore, scrivendogli una lettera.

Il sindaco non si è limitato – come si immaginerebbe – a imporre misure restrittive all’attività, ma ha anche sottolineato come la cattiva educazione e il mancato controllo da parte dei genitori, siano concausa del disagio vissuto dai cittadini.

“Oggi ho scritto ai titolari dei distributori automatici di snack e bevande prescrivendo correttivi nella gestione. Ho dato mandato alle Forze dell’ordine di monitorare i luoghi interessati dalle lamentele dei cittadini, intervenendo quando necessario e relazionandomi sui risultati. Il rispetto per gli altri è un valore che dovrebbe unire, anziché dividere: mi auguro che questa decisione porti i genitori dei minori che rientrano a tarda ora a una riflessione su una maggiore disciplina per i propri figli. Per la nostra amministrazione la qualità della vita di tutti e l’unione dei cittadini per tutelarla sono principii-cardine, che vogliamo difendere. Se la situazione non migliorerà, adotterò provvedimenti più rigidi: essi rappresenterebbero una misura estrema a un fenomeno che ritengo possa essere debellato con misure a contenuto educativo“.

I correttivi alla gestione sono opinabili, in quanto il primo cittadino chiede al gestore di “controllare la frequentazione dei locali e impedire i continui schiamazzi“, un “servizio” non contemplato in un’attività non presidiata.
Tuttavia, è forse la prima volta che un sindaco metta in evidenza come alla base del comportamento dei ragazzi ci sia prima di tutto la mancanza di quei basilari principi dell’educazione che dovrebbero essere impartiti dalla famiglia.

Per una volta, non è solo colpa dei gestori!