Gelato mania: nel 2023 prodotte quasi 170mila tonnellate di gelato confezionato

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Gelato mania: nel 2023 prodotte quasi 170mila tonnellate di gelato confezionato

Secondo l’indagine condotta da AstraRicerche per l’Istituto del Gelato Italiano, mangiare un buon gelato suscita gioia e allegria, oltre che soddisfazione.
È quindi il caso di chiedersi: cosa pensano gli italiani del gelato come alimento?
Per il 60,4% del campione non c’è davvero alcun dubbio: è un prodotto intramontabile, che piace a tutti (55,8%) e fa tornare un po’ bambini (38,3%). Un’ampia fetta del campione lo apprezza e lo sostiene in quanto simbolo dell’eccellenza alimentare Made in Italy che, per oltre l’80% del campione, si contraddistingue per il “buon gusto”, la tradizione e il know-how che si tramandano nel tempo, l’alta qualità delle materie prime, la fantasia e la creatività.
Se ci si riferisce al gelato italiano confezionato, allora l’importanza assume una connotazione anche di carattere economico: il 76,5% lo considera importante per il numero di addetti impiegati, il 75,7% per le esportazioni all’estero. Si attesta infatti a circa 4.500 il numero di addetti alla produzione di gelato in Italia. La rilevanza economica del comparto nel nostro Paese cresce notevolmente se si considera anche la capillare rete di distribuzione del gelato confezionato.
Secondo i dati di Unione Italiana Food, nel 2023 l’Italia ha realizzato quasi 170mila tonnellate di gelato industrialeper un valore di quasi 1,9 miliardi di euro e un consumo pro-capite di 2,14 kg. Ottimo anche l’export che ha registrato nel 2023 un volume di 80.400 tonnellate per un valore di 355 milioni di euro.

Secondo i dati raccolti dall’IGI, nel periodo gennaio-dicembre 2023 le vendite nel nostro Paese si sono attestate sui 3,7 miliardi di porzioni*. Per la nuova stagione si registra un primo segnale positivo che si auspica possa perdurare nel corso dei prossimi mesi: nel progressivo fino ad aprile 2024 il comparto del gelato confezionato nel canale Retail è, infatti, in crescita sia a valore, +3,9%* che a volume +1,3%* (*Dati Unione Italina Food e CIRCANA- Totale Italia + Discount).
Il gelato confezionato viene, infatti, consumato prevalentemente a casa (70,8%),  soprattutto da donne, over 45, appartenenti al cluster ‘fun del gelato come coccola’. I gelati confezionati più consumati a casa sono il gelato in vaschetta (71%), il gelato biscotto (63%), seguiti da torte gelato, stecchi (in formato normale 56%, in formato mini 51%), coni in formato mini (45%) e barrette gelato (45%). Fuori casa si privilegiano invece il cono formato normale (60%) e il gelato in coppetta (55%).
Inoltre, secondo le previsioni, nei prossimi 3 anni il consumo aumenterà per il 30,2% degli individui intervistati. Sono molte, infatti, le caratteristiche del gelato confezionato che piacciono ai consumatori italiani: la sicurezza alimentare, la varietà dei formati disponibili e la lunga conservazione, il prezzo contenuto e la facilità nel reperire informazioni sugli ingredienti, tra cui allergeni e valori nutrizionali, nonché la comoda possibilità, nel 70,8% dei casi, di essere consumato a casa.
LE NOVITÀ PER L’ESTATE 2024
Per l’estate 2024, i consumatori troveranno al banco frigo nuove vaschette gelato che riproducono il gusto dei biscotti più amati per la colazione. Gli stecchi, invece, avranno gusti esotici come datteri e mou o, per chi ama la frutta, cocco e mango oppure gli ormai amatissimi caramello salato, burro di arachidi o noci pecan.
Inoltre, “Il gelato confezionato può essere consumato in assoluta sicurezza, per l’altissimo standard del processo che lo rende adatto anche per le donne in gravidanza, in quanto le uova sono pastorizzate e la catena del freddo, insieme all’involucro che lo protegge, previene possibili rischi di contaminazioni”.


L’IGI, Istituto del Gelato Italiano, dal 1991 tutela e diffonde la cultura del gelato, promuovendo la conoscenza dei prodotti della gelateria industriale italiana. Nel 1993 ha messo a punto un Codice di Autodisciplina Produttiva, che fissa le regole della gelateria industriale e garantisce un alto standard qualitativo in fase di produzione.

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