In questi giorni si fa un gran parlare sul web dei distributori automatici di proiettili che in alcuni stati americani sono stati installati all’interno di supermercati e quindi accessibili a tutti. Come per i nostri distributori automatici di sigarette e bevande alcoliche, anche in queste vending machine è previsto un controllo che impedirebbe l’utilizzo da parte dei minori di età. Attraverso l’intelligenza artificiale, il riconoscimento facciale e la verifica del documento di riconoscimento, questi distributori darebbero accesso solo a coloro che per legge possono acquistare prodotti così delicati.
La polemica è scoppiata subito. Si teme, infatti, che i più giovani possano aggirare l’ostacolo con semplici espedienti ed acquistare ciò che a loro è vietato: basta farsi accompagnare da un amico che abbia compiuto la maggiore età e il gioco è fatto. Nulla di più di ciò che accade con i distributori di birra o di sigarette.
Il punto è che negli States le questioni legate al facile possesso delle armi vanno avanti da anni ed ogni Stato segue le proprie regole con la conseguenza che le stragi per sparatorie aumentano sempre di più. Nel 2023 se ne sono verificate circa 600, di cui un terzo nelle scuole.
Non è certo colpa dei distributori automatici, di negozianti poco attenti o di siti internet dove è facile ordinare armi e proiettili e vederseli recapitare in 24 ore. Il fatto è che il secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America protegge il diritto dei cittadini di detenere e portare armi. Se da qui viene l’incentivo, perché fermare un mercato fiorente che supera i 3 miliardi di dollari?