Distributori automatici e minori: i controlli di intelligenza artificiale e biometria

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Distributori automatici e minori: i controlli di intelligenza artificiale e biometria

Solo qualche giorno fa abbiamo parlato dei distributori automatici di proiettili presenti in un paio di Stati americani, che stanno suscitando molte polemiche soprattutto perché sembrerebbero facilmente accessibili ai minori.
È chiaro che erogano solo dietro presentazione di documento d’identità, ma è altrettanto chiaro che basta poco per aggirare l’ostacolo ed entrare in possesso delle munizioni anche se, data la minore età, la legge non lo consente.
Al di là dei rischi che nello specifico caso ciò comporta – ricordiamo quanto frequenti siano negli USA le sparatorie per mano di giovani – in realtà si tratta degli stessi rischi che si corrono con i distributori automatici di alcolici o di sigarette. E ciò è comune a tutti i Paesi in cui sono permessi.
Anche qui è facile eludere i controlli: basta utilizzare il documento dell’amico maggiorenne o del genitore a cui è stato sottratto e il gioco è fatto.

A rassicurare tutti arriva la biometria. Alcuni gestori di distributori automatici di bevande alcoliche in Germania e negli stessi Stati Uniti hanno implementato sui loro distributori un sistema di intelligenza artificiale basato sulla biometria facciale che si integra con il lettore della carta di identità e permette l’erogazione solo quando i dati e la foto dell’uno e dell’altro sistema corrispondono.
Il distributore, quindi, scansiona il documento d’identità del cliente e poi confronta la biometria del suo volto per confermarne l’età, eseguendo di fatto un doppio controllo.

Siamo tutti più tranquilli? Immaginiamo due amici che vanno ad acquistare una birra. Uno è maggiorenne e l’altro no, ma sicuramente la berranno insieme. Chi può impedirlo?

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