Barry Callebaut, multinazionale belga leader nella produzione di cioccolato, ha annunciato la chiusura del suo stabilimento di Intra entro un anno. Questa notizia ha colto di sorpresa i 93 dipendenti a tempo indeterminato, i 25 con contratti a termine e i 30-40 addetti delle imprese dell’indotto. L’annuncio è stato comunicato ai rappresentanti sindacali della Cisl, i quali avevano ricevuto a luglio informazioni contrarie, promettendo investimenti per risolvere le criticità produttive. In risposta, è stato dichiarato uno stato di agitazione permanente, accompagnato da uno sciopero di 4 ore alla fine di ogni turno.
Lo stabilimento di Barry Callebaut di Intra è uno dei pochi impianti industriali rimasti a Verbania con un significativo impatto occupazionale. L’azienda chiude dopo aver recentemente annunciato un piano di investimenti strategici denominato BC Next Level, che prevede un investimento di 500 milioni di franchi svizzeri ed è destinato a migliorare e digitalizzare le operazioni in tutta Europa, ma non include il sito di Intra.
In una lettera inviata ai dipendenti il 5 settembre, Barry Callebaut ha spiegato che, nonostante gli investimenti significativi previsti per altre sedi in Europa, la chiusura dell’impianto di Intra è motivata da una redditività futura limitata e dalla complessità logistica del sito. L’azienda si è impegnata a supportare i lavoratori attraverso un dialogo con le parti sociali, rispettando le normative locali e cercando soluzioni per minimizzare l’impatto della chiusura.
La notizia ha suscitato forti reazioni della politica locale che si è immediatamente attivata per salvaguardare la sicurezza economica delle famiglie dei dipendenti.
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