Nel 2024, una delle novità più rilevanti per le scuole riguarda l’introduzione di un sistema di digitalizzazione delle procedure di gara, stabilito dal nuovo Codice Appalti. Questo cambiamento prevede che gli istituti scolastici, in qualità di stazioni appaltanti, debbano ottenere una qualificazione specifica per gestire correttamente le gare pubbliche, in particolare per appalti di lavori superiori a 500.000 euro e servizi oltre 140.000 euro.
QUALIFICAZIONE
Il processo di qualificazione è gestito dall’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) e si basa su specifici criteri definiti dagli articoli 62, 63 e 64 del d.lgs. n. 36/2023. Questo sistema certifica che le scuole abbiano le competenze necessarie per partecipare agli appalti, garantendo trasparenza e correttezza.
Per agevolare l’adeguamento degli istituti scolastici, è stata prevista una soluzione transitoria valida fino al 30 settembre 2024. Durante questo periodo, le scuole possono gestire autonomamente appalti come le concessioni dei distributori automatici, indipendentemente dal loro valore. Tuttavia, dal 1° ottobre 2024 le scuole dovranno completare il processo di qualificazione, soddisfacendo diversi requisiti:
- Capacità tecnico-organizzativa: necessità di personale formato e una struttura in grado di gestire gli appalti.
- Esperienza pregressa: documentare la gestione di precedenti gare pubbliche.
- Standard di trasparenza: misure preventive contro la corruzione e l’adozione di codici di comportamento.
- Capacità finanziaria: gestione responsabile delle risorse economiche.
CRITERI AMBIENTALI MINIMI
Dal 31 marzo 2024, tutte le Pubbliche Amministrazioni, incluse le scuole, dovranno rispettare i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per i servizi di ristoro, compresi quelli gestiti attraverso i distributori automatici. Questo è stato stabilito dal Decreto Ministeriale del 6 novembre 2023, in linea con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale delle attività di vending.
L’adozione dei CAM diventa obbligatoria per le gare relative a diversi servizi di vending, tra cui l’installazione e gestione dei distributori automatici di bevande e snack, oltre che per i punti ristoro interni alle scuole. I nuovi criteri includono l’uso di materiali riciclabili, la riduzione della plastica monouso e l’efficienza energetica, prodotti in vendita preferibilmente di provenienza biologica o a chilometro zero.
Un altro aspetto cruciale è la promozione dell’uso dell’acqua di rete, tramite l’installazione di “case dell’acqua” e punti di accesso potabile nelle scuole. Questi interventi mirano a ridurre l’uso di bottiglie di plastica e incoraggiare un consumo responsabile.
L’IMPATTO SU SCUOLE E GESTORI
Le scuole dovranno aggiornare le proprie procedure di gara, includendo i requisiti ambientali nei bandi e capitolati tecnici, mentre i gestori di vending che operano nelle scuole saranno chiamati a rispettare i CAM, fornendo soluzioni sostenibili e adottando pratiche eco-compatibili.
Il periodo di transizione concesso dall’ANAC ha permesso alle scuole di adattarsi gradualmente alle nuove regole del Codice Appalti. Tuttavia, dal 1 ottobre 2024, gli istituti scolastici dovranno affrontare una sfida importante, che richiederà pianificazione strategica e risorse aggiuntive, ma rappresenta anche un’opportunità per promuovere la sostenibilità e la trasparenza all’interno delle amministrazioni scolastiche.
Fonte: Studio Legale Tristano