Brasile: previsioni in calo per la produzione di caffè 2024/2025

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Brasile: previsioni in calo per la produzione di caffè 2024/2025

Per il 2024 la produzione di caffè in Brasile è prevista in calo rispetto al 2023, con una stima di 54,79 milioni di sacchi, che segna una leggera riduzione dello 0,5% rispetto all’anno precedente. Questo dato emerge dalla terza indagine pubblicata venerdì 19 settembre dalla CONAB (Companhia Nacional de Abastecimento).
Condizioni climatiche avverse, quali: siccità, piogge sparse e poco distribuite, unitamente alle elevate temperature durante le fasi di sviluppo dei frutti, hanno ridotto le rese inizialmente previste. Di conseguenza, la produttività media nazionale del caffè è stimata in 28,8 scs/ha, inferiore dell’1,9% a quella ottenuta nel raccolto 2023.

Il solo Minas Gerais, il principale produttore di caffè Arabica del Brasile, sarà responsabile della raccolta di 27,69 milioni di sacchi di questa specie, con una riduzione del 3,4% rispetto al raccolto precedente.
Per quanto riguarda la varietà Conilon, si prevede un calo della produzione del 6%, stimata in 15,2 milioni di sacchi. Espírito Santo, il principale produttore, ha visto una riduzione dell’1,9%, mentre in Rondônia e Bahia si prevedono cali significativi del 16,4% e del 13,3% rispettivamente. Queste diminuzioni sono attribuibili a scelte di coltivazione più mirate e all’analisi dei dati raccolti.

Questo scenario di offerta limitata e domanda elevata mette sotto pressione le scorte globali e influenza il forte aumento dei prezzi del Robusta sul mercato internazionale, e l’aumento di richieste della varietà Arabica.

In questo scenario, le esportazioni brasiliane hanno registrato 32,1 milioni di sacchi da 60 chili di caffè, accumulati da gennaio ad agosto 2024, un volume che corrisponde a un aumento del 40,1% rispetto allo stesso periodo del 2023, secondo i dati messi a disposizione dal Ministero della Salute. Se le esportazioni di caffè negli ultimi mesi del 2024 rimarranno elevate, il Paese potrebbe superare il record registrato nel 2020, quando furono spediti 43,9 milioni di sacchi da 60 chilogrammi.

 

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