
Il 16 aprile 2025 Bialetti ha venduto a Nuo Capital, fondo d’investimento lussemburghese controllato dal magnate cinese Stephen Cheng, il 78,56% del capitale sociale, un’operazione strategica che cambia gli assetti di uno dei marchi simbolo del Made in Italy nel settore caffè.
L’operazione, che si concluderà entro la fine di giugno 2025, prevede l’acquisto delle azioni detenute da Bialetti Investimenti SpA e Bialetti Holding Srl (entrambe di proprietà di Francesco Ranzoni, attuale Presidente del CdA), pari al 59% del capitale, per un corrispettivo di 47,33 milioni di euro.
Contestualmente, NUO Octagon acquisirà anche la quota del 19,56% detenuta da Sculptor Ristretto Investment S.à r.l. per 5,73 milioni di euro. A seguito del closing dell’operazione, NUO Octagon sarà tenuta a promuovere un’offerta pubblica di acquisto totalitaria (OPA) sulle azioni Bialetti quotate su Euronext Milan, con un prezzo che non sarà inferiore a 0,467 euro per azione. Dopo la chiusura dell’OPA, ci sarà il delisting delle azioni Bialetti da Euronext Milan.
Questa scelta arriva dopo anni di difficoltà finanziarie. Fondata nel 1933, Bialetti ha rappresentato un simbolo del design e della cultura italiana nel mondo. Tuttavia, negli ultimi anni, l’azienda ha visto un calo delle vendite, in parte a causa della preferenza dei consumatori per le macchine da caffè a capsule, più rapide e pratiche. Nel 2017, Bialetti aveva cercato di espandere la propria presenza internazionale stipulando un accordo con Alibaba per commercializzare i suoi prodotti in Cina attraverso la piattaforma Tmall Global. L’intento era di sfruttare l’appeal del marchio italiano per attrarre i consumatori cinesi, ma l’iniziativa non ha avuto l’impatto sperato.
Nonostante un incremento dei ricavi nel 2024, l’azienda ha raggiunto un indebitamento netto pari a 114,6 milioni di euro, in aumento di 6,5 milioni rispetto ai 108,1 milioni di fine 2023, che avrebbe accelerato l’idea di vendere.
L’operazione con Nuo Capital, che possiede partecipazioni in aziende italiane come Venchi e Bending Spoons, dovrebbe segnare un cambiamento significativo della storia dell’azienda. Nuo Capital, infatti, ha espresso l’intenzione di rilanciare Bialetti investendo nell’espansione internazionale, nello sviluppo dell’e-commerce e nel marketing.
Questa evoluzione solleva interrogativi sulla preservazione dell’identità e della tradizione del marchio italiano. Mentre alcuni vedono l’ingresso di investitori stranieri come una possibilità di rilancio, altri temono che possa comportare una perdita di controllo e di valori legati alla produzione locale. Il futuro di Bialetti dipenderà dalla capacità di integrare l’esperienza e le risorse degli investitori con la tradizione e l’innovazione che hanno caratterizzato il marchio fin dalla sua nascita.