02-07-2013 – Passaggio di proprietà complicato per Acqua Tione, lo stabilimento umbro in crisi già da qualche mese con evidenti preoccupazioni da parte dei 23 impiegati e delle 30 unità che operano nell’indotto.
A febbraio scorso lo stabilimento era in procinto di essere rilevato da una nuova società a cui doveva essere trasferita la concessione all’utilizzo delle acque minerali regionali. Non avendo i necessari requisiti di affidabilità, l’Assessorato all’Ambiente non rilasciò l’autorizzazione e il passaggio non andò in porto.
In questi giorni è arrivata una nuova proposta d’acquisto da parte della stessa compagine societaria proprietaria di Acqua Claudia nella regione Lazio. L’Assessorato all’Ambiente dell’Umbria ne sta valutando capacità tecniche ed economiche, in attesa che venga presentato un concreto piano di sviluppo che rilanci l’Azienda e offra garanzie occupazionali.