15-07-2016 – In estate, una corretta idratazione passa anche da un buon caffè. A confermarlo è SISA (Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione) che ha analizzato studi recenti e ha evidenziato come un consumo di caffè moderato può far parte della dieta estiva anche per gli sportivi. In conclusione, non esiste correlazione tra consumo di caffè e disidratazione.
Conservare un corretto equilibrio idrico è essenziale per la buona salute, e a questo fine l’assunzione di liquidi deve compensare la perdita di fluidi, così da assicurare un’adeguata idratazione dei tessuti corporei.
Con l’arrivo dell’estate ogni anno riemerge il falso mito della correlazione tra consumo di caffè e disidratazione. Ma, studi condotti fra il 1997 e il 2005 hanno evidenziato che la caffeina consumata ad alte dosi (pari o superiori a 500 mg), eserciterebbe un modesto effetto diuretico, instaurando un meccanismo di tolleranza tale da ridurre il potenziale diuretico.
Su questo tema si è espressa SISA che precisa: “La maggior parte degli studi disponibili sono stati condotti utilizzando caffeina pura al punto da rendere non confrontabili i dati ottenuti con gli studi che somministrano sui soggetti volontari la bevanda caffè. In particolare uno studio pubblicato nel 2000 ha mostrato l’assenza, in partecipanti abituati alla assunzione di caffeina (circa 3 mg/kg/die), di effetti negativi sullo stato di idratazione, tanto da spingere i ricercatori a pronunciarsi circa l’infondatezza del suggerimento di escludere bevande contenenti caffeina dal fabbisogno quotidiano di liquidi. Un secondo e più recente studio – che ha stimato l’acqua totale corporea attraverso il metodo considerato di elezione, con la tecnica della “doubly labelled water dilution” in bevitori abituali di caffè – ha mostrato con molta chiarezza l’inesistenza del rischio di disidratazione in presenza di normali o modeste assunzioni di caffè da parte di consumatori abituali“.
Un altro aspetto particolarmente interessante, a cui negli ultimi anni la ricerca ha posto attenzione, riguarda l’assunzione di caffè da parte degli sportivi, potenzialmente più a rischio data l’elevata disidratazione causata dall’eccessiva sudorazione degli intensi sforzi fisici abituali spesso svolti in ambienti caldo-umidi.
Anche in questi casi le conclusioni sono state piuttosto concordi: né la caffeina né il caffè hanno dimostrato di esercitare, durante l’esercizio fisico, un’ influenza negativa sull’equilibrio idrico, sul bilancio idroelettrolitico o sulla termoregolazione. In aggiunta a ciò, le esperienze condotte hanno messo in luce, in occasione della interruzione della assunzione di caffè e thè, evidenti effetti negativi sulle prestazioni.
Anche in estate quindi, un’assunzione moderata, pari a 400 mg di caffeina al giorno (circa 4-5 tazzine di caffè), è sicura nella popolazione adulta, parte di una dieta sana ed equilibrata e di uno stile di vita attivo.
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