20-07-2016 – Un recente articolo del Sole 24 Ore mette in luce quanto il mercato del caffè debba prestare attenzione alla diminuzione delle scorte di materia prima, e di conseguenza allo svuotamento dei magazzini, in virtù invece dei consumi globali in forte crescita
I chicchi di caffè di robusta e arabica, almeno fino al prossimo raccolto, rischiano di scarseggiare facendo così mantenere i prezzi in tensione. Infatti, per quanto riguarda la prima varietà il 14 luglio a Londra valeva 1.842$/tonnellata, mentre sulla piazza di New York il caffè arabica, il più pregiato ma anche il più impiegato nell’espresso all’italiana, ha chiuso a 1, 5215 $/libbra, dopo essersi apprezzato di oltre il 20% da inizio maggio, mentre robusta nello stesso periodo di riferimento è rincarato di circa il 9%.
Secondo la testata economica sembrerebbe che la causa di ciò sia stata l’eccessiva siccità che ha colpito le maggiori aree di produzione di caffè al mondo, a partite dal Vietnam, facendo così ridurre drasticamente l’offerta in un mercato in cui la domanda sembra non arrestarsi mai, anzi raggiunge quote sempre più elevate (articolo integrale qui).