[df-subtitle]perché non generano felicità![/df-subtitle]
03-11-2016 – Asportati i distributori automatici di bevande e snack in funzione presso la biblioteca di Città Studi di Lambrate (MI), dopo l’approvazione della mozione presentata dai consiglieri del PD ed appoggiata da Luca Costamagna, recentemente eletto assessore alla felicità del Municipio 3 di Milano, carica alquanto singolare che dovrebbe essere finalizzata a dare gioia ai cittadini.
Da cosa sarebbe stata minacciata la felicità dei frequentatori della biblioteca? A quanto pare dai senzatetto che vi si recavano solo per prendere un caffè o uno snack ai distributori automatici, più economici dei negozi tradizionali, utilizzando gli spiccioli raccolti durante la giornata trascorsa in giro ad elemosinare.
Secondo i consiglieri, l’occasione generava assembramenti rumorosi che infastidivano chi in biblioteca si recava per leggere o per studiare e, quindi, minacciava la loro felicità. La soluzione più logica è apparsa subito quella di eliminare le macchine, costringendo le persone a fare una pausa all’esterno, in uno dei bar che si trovano nei paraggi della Città Studi.
Ma, come riporta ilgiornale.it, questa decisione ha indotto i consiglieri dell’opposizione a pensare che dietro vi fosse altro: a quanto pare i titolari del bar più vicino alla biblioteca sono amici di un ex consigliere dello stesso gruppo che ha deciso l’uscita dei distributori automatici; distributori che, tra l’altro, esistevano già prima che l’appalto del bar fosse assegnato. Inoltre, i prezzi praticati nell’esercizio commerciale sono di gran lunga superiori a quelli a cui erano abituati i frequentatori della biblioteca che prendevano un caffè 0,35 centesimi.
Non sappiamo come la questione evolverà. È certo che la felicità dell’uno viene quasi sempre costruita sull’infelicità degli altri. Come in questo caso.