01-03-2017 – Il caffè al ginseng è diventato in poco tempo un fenomeno modaiolo, che ha visto un’impennata dei suoi consumi tanto che nel 2016 è entrato nel paniere ISTAT come prodotto alimentare accreditato nella spesa dei consumatori.
A spingere l’accelerata è stato soprattutto il gran numero di effetti benefici che esso avrebbe sulla salute. Numerosi studi confermano infatti che gli estratti della radice della pianta del ginseng diminuiscono lo stress fisico e mentale; stimolano la digestione; rinforzano il sistema immunitario; danno equilibrio alle funzioni intestinali; migliorano la respirazione e le prestazioni sessuali.
Allo stesso tempo, l’uso eccessivo e prolungato del caffè al ginseng, declinato nelle numerose varianti tra cui anche il cappuccino, causerebbe tutta una serie di effetti negativi per la salute: insonnia, nervosismo, agitazione, mal di testa, dolori addominali, perdita di concentrazione, problemi gastrointestinali o reazioni allergiche. Sconsigliato, inoltre, ai diabetici, alle donne in gravidanza e nel caso in cui si dovessero affrontare interventi chirurgici.
Ulteriore consiglio degli esperti è di non utilizzare il ginseng proveniente dalla Corea, soprattutto se si soffre di ipertensione, e di prediligere il ginseng americano e siberiano.