07-06-2017 – Si è finalmente conclusa la battaglia legale portata avanti dalla Ferrero contro il marchio belga Delhaize, che da tempo promuoveva la propria crema spalmabile per le sue qualità derivate dall’assenza di olio di palma.
Ferrero, che da sempre si è schierata a favore dell’utilizzo dell’olio di palma (anche tramite la realizzazione di uno spot a suo sostegno) ha accusato Delhaize di condurre una campagna di comunicazione sleale e menzognera verso la Nutella, che, invece contiene questo ingrediente.
La pubblicità incriminata dichiara che Choco – questo è il nome del prodotto –  ha il 48% di grassi in  meno rispetto alle tradizionali creme spalmabili proprio per l’assenza dell’olio di palma; il richiamo alla Nutella è istantaneo, date le innumerevoli polemiche sorte proprio sulla sua presenza nella crema spalmabile Ferrero.
In primo appello il marchio belga era stato assolto, ma in secondo grado, Ferrero è riuscita a far prevalere le sue tesi: la Corte, infatti, nella sentenza ha evidenziato che la comparazione messa in atto da Delhaize è basata su dati non verificabili capaci, però, di indirizzare il consumatore verso l’acquisto di un prodotto piuttosto che di un altro.
L’azienda belga è stata obbligata ad interrompere gli spot pubblicitari della crema Choco per non incorrere in una sanzione che potrebbe raggiungere anche la cifra di 1 milione di euro.
La decisione della Corte di Bruxelles probabilmente è stata presa pensando esclusivamente agli interessi dei consumatori, in un periodo in cui le “bufale” sono all’ordine del giorno.
In particolare, per quanto riguarda la nocività dell’olio di palma, la cattiva informazione ha fatto da padrona per lungo tempo; ma questa notizia, così come lo studio di Campagne Liberali di cui vi abbiamo parlato in una recente news, aiutano i consumatori a riflettere sulle proprie scelte alimentari e d’acquisto in modo più obiettivo.