21-05-2018 – Era prevedibile che i lavoratori degli stabilimenti svizzeri di Nespresso (le filiali di Romont, Avenches e Orbe) avrebbero manifestato, dopo la comunicazione da parte della proprietà di una ristrutturazione degli orari di lavoro annunciata una decina di giorni fa.
Secondo le nuove disposizioni, i rappresentanti del sindacato UNIA prevedono che la settimana lavorativa passerebbe da 41 a 43 ore e gli impiegati dovranno lavorare un weekend su due, per 12 ore di fila e alternati il giorno e la notte. Nespresso risponde confermando l’aumento del numero dei fine settimana lavorativi, ma precisa che il numero di ore lavorative rimarrà invariato: ovvero 8 ore a Romont e 12 ore ad Avenches e Orbe.
Questa novità che, secondo i 1.000 dipendenti coinvolti, preannuncerebbe tagli del personale e il peggioramento delle condizioni di lavoro, , li ha spinti la scorsa settimana a scendere in piazza e a manifestare davanti alla sede Nespresso di Losanna. In realtà, a manifestare è stato un piccolo gruppo costituito da una cinquantina di lavoratori i quali, accompagnati dai rappresentanti sindacali, hanno chiesto alla proprietà di rivedere orari e turni di lavoro.
La direzione dell’azienda si è dichiarata disponibile a rivalutare i termini e le modalità della ristrutturazione dei turni, pur confermando la necessità di introdurre un modello di orario di lavoro più consono alle attuali esigenze produttive.