Acqua Santa Croce: in arrivo un nuovo bando

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Acqua Santa Croce: in arrivo un nuovo bando

30-11-2018 – Sembra non avere fine la vicenda dello stabilimento di Acqua Santa Croce di Canistro (AQ) che imbottiglia l’acqua delle sorgenti Sant’Antonio Sponga, oggetto di un lungo contenzioso tra la Regione Abruzzo e l’imprenditore Camillo Colella, al quale nell’autunno 2016 venne revocata la concessione.
L’evento causò il licenziamento dei 75 dipendenti, il fermo delle attività dello stabilimento Santa Croce e la dispersione delle acque della sorgente nel fiume Liri con grave danno erariale, al quale la Regione Abruzzo aveva cercato di porre rimedio indicendo un nuovo bando per l’assegnazione della concessione.
La gara ebbe luogo nel dicembre 2016 e, ad avere la meglio tra le aziende partecipanti fu Acque Minerali d’Italia, pronta a rilevare lo stabilimento Santa Croce e a riprendere le attività. Ma una serie di condizioni, tra le quali l’indisponibilità a concedere la proprietà del sito produttivo da parte di Colella, la difficoltà ad individuare terreni da destinare al nuovo stabilimento e, non ultimo, problemi relativi alla documentazione presentata dal vincitore della gara, avevano riportato a zero tutta la vicenda. La Regione Abruzzo si è trovata, a questo punto, a fronteggiare le richieste di risarcimento sia da parte di Acque Minerali d’Italia che da parte del patron della Santa Croce, dovendo in qualche modo risolvere la questione, anche per porre fine allo spreco delle acque e alle conseguenti perdite economiche.
Sembra che si sia finalmente aperto uno spiraglio: in attesa di indire un nuovo bando per la concessione delle sorgenti di Canistro, la regione potrebbe concedere alla Santa Croce un’autorizzazione provvisoria che consentirebbe l’assunzione di personale e porrebbe fine allo sversamento delle acque nel fiume Liri.
Almeno fin quando non si sarà individuato un nuovo concessionario.

Santa Croce

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