18-04-2019 – Il Decreto Crescita, approvato negli scorsi giorni dal Governo, ha esteso l’obbligo di fatturazione elettronica anche per le operazioni effettuate nei confronti di soggetti economici residenti nella Repubblica di San Marino.
Il provvedimento fa seguito ad un accordo tra i due Stati e dovrebbe rafforzarne i rapporti, oltre che semplificare le operazioni commerciali svolte da aziende italiane nei confronti delle sammarinesi, allineandole a quelle svolte sul nostro territorio, in un’ottica di compliance fiscale.
Restano valide le stesse esenzioni, tra le quali quelle previste per i soggetti passivi che rientrano nel cosiddetto “regime di vantaggio”; quelle per i soggetti che applicano il regime forfettario; quelle per i soggetti passivi che hanno esercitato l’opzione di cui agli articoli l e 2 della L. n. 398 del 1991 che abbiano conseguito dall’esercizio di attività commerciali proventi per un importo non superiore a euro 65.000, per il 2019 i soggetti tenuti all’invio dei dati al sistema tessera sanitaria.
Tale obbligo è però subordinato alla modifica del DM del 24 dicembre 1993, da adottare sulla base di un accordo tra i due Stati ai sensi dell’articolo 71 del d. P.R. n. 633 del 1972, al fine di adeguare le disposizioni alle richieste di applicare la fatturazione elettronica anche alle operazioni attive e passive tra l’ Italia e San Marino.
Le specifiche tecniche relative alle modalità di fatturazione elettronica saranno individuate con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.