18-04-2019 – La nuova Direttiva europea sulla plastica ha messo in moto l’industria della plastica e i produttori di monouso, alla ricerca di soluzioni per il packaging che rispondano alla normativa e alle problematiche ambientali.
Se risulta particolarmente complesso da un punto di vista tecnico individuare un’alternativa valida ai bicchieri e alle palette vending, è invece più semplice spingere la produzione di contenitori in plastica verso l’utilizzo di monomateriali che, come noto, possono essere più facilmente sottoposti ai processi di riciclo.
Con questo obiettivo, il produttore finlandese di imballaggi Huhtamaki ha lanciato il marchio blueloop che identifica una gamma di packaging flessibili monomateriale costituiti da film in polietilene o polipropilene destinati al confezionamento di caffé, snack, alimenti secchi, cura della persona e altri prodotti a scaffale. Contemporaneamente, l’azienda studia packaging in carta, in grado di sostituire gli imballi in plastica.
È chiaro che la collaborazione di consumatori, raccoglitori e riciclatori risulta indispensabile, dal momento che tali imballi vanno raccolti separatamente, al fine da avere un unico materiale, non contaminato da altre plastiche, più facilmente trattabile nei processi di lavorazione del riciclo.
Michael Hahl, Direttore per la Sostenibilità e innovazione strategica di Huhtamaki Flexible Packaging afferma:
“Per Huhtamaki, blueloop è più di una gamma di prodotti, è una piattaforma di apprendimento e sviluppo. La collaborazione è fondamentale, siamo impegnati con l’intera filiera, dai fornitori di resina ai nostri clienti e riciclatori. Il nostro focus è la progettazione e la produzione degli imballaggi. Tuttavia, la raccolta, la selezione e il riutilizzo del materiale riciclato fanno parte della prospettiva blueloop”.