11-11-2019 – Si è chiusa il 4 novembre la manifestazione d’interesse indetta dalla Provincia di Brescia, per individuare operatori economici idonei a partecipare al prossimo bando di gara per l’installazione e gestione di erogatori di acqua microfiltrata con relativi dispenser di borracce riutilizzabili, che andranno collocati presso gli istituti scolastici di pertinenza della Provincia.
La decisione di eliminare le bottiglie di plastica dei distributori automatici – ma sarebbe più logico dire: di eliminare tout court i distributori automatici – è stata presa dal consigliere provinciale delegato all’edilizia scolastica, Filippo Ferrari e dal vicepresidente Guido Galperti e riguarda ben 39 scuole superiori statali che, si è deciso, dovranno diventare plastic free entro due anni. L’importo della concessione (poco più di 2,5 milioni di euro per 48 mesi) è al di sotto della soglia comunitaria, motivo per il quale l’affidamento sarà diretto.
L’acqua sarà messa a disposizione di studenti e docenti al prezzo quasi simbolico di 10 centesimi per borraccia ed il ricavato servirà a finanziare progetti didattici; le stesse borracce verranno vendute all’interno delle scuole al presunto costo di 3 euro, anche se ancora non è stato individuata la ditta che se ne occuperà.

E gli attuali gestori del servizio Vending? Secondo i responsabili del progetto plastic free, questi dovranno ritirare le macchine già entro la metà di questo anno scolastico, fatto salvo per alcuni istituti dove, evidentemente per contratto, occorrerà attendere qualche mese in più.
È chiaro che, andando ad eliminare i distributori automatici con l’obiettivo di evitare il consumo di plastica, si toglierà a studenti e insegnanti la possibilità di usufruire delle macchine per uno snack o una bibita diversa dall’acqua. Come reagiranno?