02-12-2019 – Sembra che il rapporto sia direttamente proporzionale: eliminando la plastica dai distributori automatici, aumenta il prezzo delle bevande.
È quanto accade al Comune di Saronno (VA), dopo l’approvazione della mozione plastic free, presentata dal Movimento 5 Stelle. La richiesta di ridurre il consumo degli imballaggi in plastica, accompagnata da un percorso di sensibilizzazione dei cittadini, riguarda l’intero territorio comunale, ma è stata messa in pratica prima di tutto all’interno della casa comunale che, naturalmente, deve dare “il buon esempio”.
Come prevedibile, si è partiti dai distributori automatici di uno dei piani dell’edificio, dove i bicchieri di plastica hanno lasciato il posto a quelli di cartoncino e le palettine sono state sostituite dalle equivalenti in legno. Parallelamente, il prezzo delle bevande calde è aumentato di 5 centesimi e l’acqua è passata a 60 centesimi.
Senza entrare nel discorso, tante volte affrontato, della sicurezza delle materie prime con le quali vengono prodotti bicchieri e palette a base di cellulosa, bisogna vedere come reagiranno gli utilizzatori delle macchine di fronte all’aumento dei prezzi.
Per dare il buon esempio, il Comune avrebbe potuto avviare il progetto RiVending, facendo rientrare la raccolta dei sacchi dedicati negli accordi con la municipalizzata, che già si occupa dello smaltimento dei rifiuti del Comune. Magari estendendolo gradualmente anche alle scuole comunali e a tutte quelle strutture pubbliche e semipubbliche, dipendenti dal Comune.
Crediamo che, allargandosi a macchia d’olio e col supporto di strutture pubbliche, il progetto RiVending possa attecchire più facilmente e velocemente.