Kimbo, simbolo del caffè italiano e ambasciatore della tradizione napoletana dell’espresso nel mondo, ha deciso di effettuare una donazione di carattere sanitario indirizzata all’Azienda Ospedaliera dei Colli – Ospedale Domenico Cotugno di Napoli per supportare la struttura nella cura dei pazienti affetti di coronavirus Covid-19.
Sulla base delle reali necessità espresse dall’ospedale partenopeo, Kimbo fornirà un impianto di telemetria: una strumentazione che consente il monitoraggio costante di 50 pazienti in terapia sub intensiva, verificando costantemente alcuni parametri come ECG (elettrocardiogramma) e SpO2 (saturazione di ossigeno).
Questi parametri vengono costantemente inviati ad una consolle centrale che consente agli operatori sanitari di monitorare tutti i pazienti contemporaneamente e ricevere alert nel caso in cui qualche parametro sia oltre i limiti definiti.
L’apparecchiatura sarà dunque di supporto nelle cure dei pazienti che non hanno bisogno di un trattamento invasivo, ma che necessitano comunque di uno stretto e costante controllo delle funzioni vitali.
L’ospedale Cotugno è una struttura ad indirizzo infettivologico ed epatologico, con grande esperienza dunque sul fronte delle emergenze sanitarie. Una eccellenza nel territorio e in tutta Italia, dove si è registrato un tasso di contagio del personale sanitario prossimo allo zero grazie a percorsi organizzativi applicati in maniera rigorosa e a dispositivi di protezione all’avanguardia.
Commenta Roberto Grasso, AD di Kimbo:
“La famiglia Rubino, titolare della Kimbo S.p.A., desidera offrire un supporto concreto e utile ad una delle strutture sanitarie più coinvolte, a livello locale, in questa emergenza sanitaria, e in grado di offrire le migliori terapie ai pazienti, dimostrando ogni giorno grande professionalità e competenza. Un fiore all’occhiello, sia in Campania sia a livello nazionale. In un momento di grande difficoltà come quello che stiamo vivendo, l’azienda ribadisce la volontà di essere al fianco dei bisogni dei cittadini e del territorio, per cercare di preservare e difendere il bene più prezioso, la salute.”