È italiana l’acquasantiera digitale versione 2.0, un modello avanzato rispetto a tutti i sistemi di distribuzione di acqua santa individuati finora, per permettere ai fedeli di continuare ad usare i gesti abituali della funzioni religiose, come il semplice segno della croce, nonostante le restrizioni a cui tutti siamo sottoposti.
Gli ideatori l’hanno chiamata Michael, in onore dell’arcangelo Gabriele, e hanno pensato proprio a tutto, concentrando più “servizi” in un’unica colonnina, dal design elegante e minimal.
Posizionata all’ingresso della chiesa, avvicinando la mano al sensore dell’acquasantiera digitale Michael viene letta la temperatura e rilasciato uno spray sanificante sufficiente per il segno della croce. Un dettaglio risulta particolarmente importante: alla misurazione della temperatura, se si accende la luce rossa, l’erogatore consiglia di avvertire il proprio medico curante e, a fine giornata, il microprocessore incorporato invierà via mail tutti i dati delle temperature dei fedeli, al fine di permettere un adeguato monitoraggio sanitario.
Lo spray sanificante atomizzato con alcol 70% permette, oltre ad un notevole risparmio, anche una adeguata copertura contro virus di altro tipo.
Un display dà informazioni sul luogo sacro in cui ci si trova e una feritoia invita a lasciare un’elemosina in continuità con lo spirito di carità ed autosostentamento della chiesa cattolica. Il tutto senza mai toccare il dispositivo, ma con un semplice avvicinarsi delle mani.
In questi mesi abbiamo visto più volte come la Chiesa abbia cercato di non allontanare i fedeli dai luoghi sacri e di dare continuità al servizio attraverso soluzioni di vario genere: dal semplice posizionamento di un flacone di gel all’ingresso all’installazione di erogatori automatici di acqua santa o di igienizzante.
L’acquasantiera Michael, invece, è una soluzione all in one che, nello spazio ridotto di una colonnina, riesce a mettere insieme più servizi grazie alla tecnologia.