Il TAR respinge il ricorso dei gestori genovesi degli Shop h24

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Il TAR respinge il ricorso dei gestori genovesi degli Shop h24

Con l’ordinanza regionale 68 del 14 ottobre, confermata dall’ordinanza 78 del 5 novembre, la regione Liguria ha disposto la chiusura degli Shop h24 del Comune di Genova, attività vietata per qualsiasi categoria merceologica.
Tale decisione ha suscitato la reazione dei gestori di due punti vendita automatici che hanno fatto ricorso al TAR, garantendo ai giudici che avrebbero provveduto ad implementare un sistema di controllo degli ingressi, per evitare assembramenti al di fuori dei negozi, causa principale della disposta chiusura.
I giudici hanno ritenuto che la soluzione fosse insufficiente a garantire la salvaguardia della salute pubblica anche perché, non essendo punti vendita presidiati da un addetto, non sarebbe stato possibile effettuare la sanificazione dei distributori dopo ogni utilizzo da parte degli utenti.
Un dejà vu. Anche nel primo lockdown, di fronte alla richiesta di poter tenere aperta l’attività degli Shop 24, la pretesa dei comuni, un po’ in tutta Italia, era stata quella di far piantonare le macchine da un addetto al controllo degli accessi e alla sanificazione di macchine e locale.

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Fabio Tosi e il consigliere comunale Fabio Ceraudo hanno evidenziato come in comuni a pochi chilometri da Genova i negozi automatici continuano a svolgere la loro attività senza essere presidiati, come si pretenderebbe a Genova, dove si penalizza il lavoro e le entrate di circa 100 gestori.

Nell’attesa di un incontro con la Regione e con il sindaco di Genova, i due esponenti politici hanno ricordato che “i titolari degli Shop h24 sono in difficoltà: molta merce rischia di andare in scadenza, devono pagare gli affitti dei locali, le bollette, i fornitori e i dipendenti.

Fonte: Genova24.it

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