“Unilever ha realizzato un anno di forte crescita del fatturato in condizioni macroeconomiche difficili”. Si apre così la dichiarazione di Alan Jope, CEO di Unilever, alla presentazione dei dati 2022 di Unilever.
“La crescita delle vendite sottostante è stata del 9,0%, guidata da un’azione disciplinata sui prezzi in risposta all’elevata inflazione dei costi di input. La crescita è stata ampia in ciascuna delle cinque divisioni aziendali, guidata da una forte prestazione dei nostri marchi da oltre un miliardo di euro. Nonostante il forte aumento dei costi dei materiali, abbiamo dato la priorità all’aumento degli investimenti nel marchio e nel marketing.
Il margine operativo sottostante è stato realizzato in linea con le nostre indicazioni, con l’utile operativo sottostante in aumento per l’anno. C’è ancora molto da fare, ma i cambiamenti che abbiamo apportato significano che inizieremo il 2023 con slancio, preparandoci bene per offrire un altro anno di crescita più elevata, che rimane la nostra prima priorità”.
Unilever afferma che se nel 2022 ha saputo bilanciare attentamente la crescita dei prezzi, il volume e la competitività, per navigare in un contesto di elevata inflazione, nel 2023 si prevede che l’inflazione dei costi continuerà, raggiungendo nella prima metà dell’anno 1,5 miliardi di euro. Questo significherà una ulteriore crescita dei prezzi e una crescita dei volumi in negativo.
In linea generale il fatturato è aumentato del 14,5% a 60,1 miliardi di euro. L’utile operativo sottostante è stato di 9,7 miliardi di euro, in crescita dello 0,5% rispetto all’anno precedente. Il margine operativo sottostante è diminuito di 230 punti base al 16,1%. Il margine lordo è diminuito di 210 punti base, riflettendo 4,3 miliardi di euro di inflazione materiale netta e un aumento dei costi di produzione e logistica che sono stati solo parzialmente mitigati dall’aumento dei prezzi e dai risparmi.