05-08-2014 – Il nuovo Regolamento UE 1169/2011 sulla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, che entra in vigore il 1 dicembre 2014, modifica la legislazione attualmente in vigore nei Paesi europei relativa all’etichettatura dei cibi.
Ferrero, spesso nel mirino per l’olio di palma utilizzato in molti suoi prodotti, da questo mese indica sulle etichette quale tipo di olio viene effettivamente usato.
Sul sito dell’Azienda è apparso il seguente comunicato:
“L’olio di palma si adatta, in diverse quantità, alle diverse esigenze di ogni ricetta, senza la necessità di un processo di idrogenazione. Contribuisce anche all’equilibrio tra gli ingredienti, migliorandone il gusto, poiché il processo di raffinazione lo rende inodore e insapore. Inoltre, l’olio di palma serve a mantenere il gusto unico del prodotto Ferrero fino alla scadenza dello stesso, grazie alla sua maggiore stabilità all’ossidazione rispetto ad altri oli vegetali.
Il Gruppo Ferrero si rifornisce attualmente di olio di palma dalla Malesia, dalla Papua Nuova Guinea e dal Brasile. Poiché Ferrero dedica molta importanza alla tracciabilità di questa materia prima, il gruppo è un membro attivo della Tavola rotonda per l’olio di palma sostenibile (Roundtable for Sustainable Palm Oil – RSPO www.rspo.org) sin dal 2005. La RSPO è un associazione composta da molteplici attori, istituita nel 2004 al fine promuovere lo sviluppo e l’utilizzo di olio di palma sostenibile.
Siamo in linea per il raggiungimento del 100% di olio di palma certificato RSPO, tracciabile e segregato entro la fine del 2014, con quasi un anno di anticipo rispetto alle tempistiche originariamente previste. In questo senso, segregato implica che l’olio di palma viene completamente tracciato, dalla piantagione alla distribuzione finale.
Inoltre, la responsabilità di Ferrero non si fermerà al raggiungimento della certificazione, che rappresenta solamente il primo passo per soddisfare le aspettative dei nostri dipendenti e dei nostri consumatori.
Abbiamo deciso di rafforzare il nostro impegno nei confronti dell’approvvigionamento responsabile di olio di palma tramite la “Palm Oil Charter” al fine di rifornirci di olio di palma da fonti note senza favorire la deforestazione, l’estinzione di specie animali o vegetali, l’emissione di gas serra o la violazione dei diritti umani. Ferrero ha sviluppato una metodologia congiuntamente a TFT (www.tft-forests.org precedentemente denominato The Forest Trust) per valutare l’implementazione della Carta da parte dei fornitori e per aiutare i coltivatori a spingersi al di là dei requisiti RSPO”.