26-10-2017 – Ha avuto vita brevissima la tassa sulle bevande zuccherate, introdotta ad agosto scorso nella contea di Cook dove si trova Atlanta, la città di nascita della Coca-Cola: gli stessi commissari che l’avevano approvata, hanno deciso di abrogarla sollecitati dal malcontento di consumatori ed esercenti.
Il sentimento di repulsione verso la sugar tax è nato dal fatto che a spingere la sua approvazione non fosse stato un movimento salutista popolare, quanto piuttosto una campagna – costata tra l’altro 10 milioni di dollari – portata avanti dall’ex sindaco di New York, il miliardario Bloomberg. Secondo quanto riportato dal Chicago Tribune, i cittadini non vogliono ricevere imposizioni sul proprio stile di vita da personaggi come, appunto, Bloomberg.
Vani, quindi, anche gli investimenti compiuti dalla stessa Coca-Cola e dal competitor PepsiCo. che, per ostacolare l’odiata tassa, avevano messo a disposizione capitali per finanziare centri di ricerca che dimostrassero l’infondatezza di quanto affermato dai detrattori, ossia che le bevande contenenti zucchero sono la prima causa dell’obesità nel Paese.
Pare che la tassa resterà in vigore fino alla fine di questo anno, dopo di che diventerà un ricordo e la contea di Cook perderà gli introiti da essa garantiti.