L’11 maggio è stato siglato un importante accordo tra il Coripet e l’ANCI per la gestione del riciclo dei contenitori in Pet destinati ai liquidi alimentari, come bevande, succhi, latte.
Va ricordato che il Coripet è il consorzio formato da cinque aziende produttrici di acque minerali e bevande analcoliche (Acque Minerali d’Italia, Ferrarelle, Lete, Gruppo Sanpellegrino e Drink Cup, che insieme rappresentano circa il 35% del mercato a valore delle acque minerali in Italia) e tre aziende di riciclo di Pet (Aliplast, Dentis Recycling Italy e Valplastic, circa il 75% del mercato di riferimento), mentre l’ANCI è l’Associazione che raccoglie quasi tutti i Comuni italiani. Entrambe hanno ricevuto ad aprile il via libera dal Ministero dell’Ambiente a operare autonomamente nella gestione del riciclo delle bottiglie in pet.
Si tratta di un accordo estremamente importante, in quanto definisce le regole tecnico/operative ed economiche riguardanti i rapporti tra il Consorzio Coripet, che gestisce il fine vita dei contenitori in PET per liquidi alimentari, e i Comuni che organizzano la raccolta differenziata sul territorio nazionale.
La grande novità riguarda la definizione del quantum dei “maggiori oneri” riconosciuti da Coripet ai Comuni convenzionati per lo svolgimento del servizio di raccolta differenziata: è previsto, sui volumi di competenza CORIPET, un incremento di +6€ a tonnellata rispetto ai singoli flussi/corrispettivi attuali stabiliti nell’accordo Anci/Corepla, oltre ad altri benefici economici e facilitazioni per i Comuni (corrispettivi sempre riconosciuti indipendentemente dalle percentuali di impurità).
L’accordo tra Anci e Coripet disciplina, inoltre, il flusso sperimentale della raccolta selettiva delle bottiglie in PET, stabilendo la cornice per l’installazione degli ecocompattatori su suolo pubblico e privato, con l’obiettivo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di raccolta e riciclo previsti dalla c.d. direttiva SUP (single use plastics, n. 904/2019).
Coripet dovrà sempre comunicare al Comune il luogo di installazione degli ecocompattatori e i quantitativi di bottiglie intercettate, che andranno a sommarsi ai dati relativi alla raccolta differenziata al fine del raggiungimento degli obiettivi di legge.