Acqua Sant’Anna. Alberto Bertone protagonista tra le eccellenze del made in Italy

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Acqua Sant’Anna. Alberto Bertone protagonista tra le eccellenze del made in Italy

Si è tenuto in Bocconi il quarto e ultimo appuntamento del viaggio de L’Economia e di Italy Post tra le imprese top del Made in Italy.
L’Economia e Italy Post hanno scelto, mediante rigorosi criteri di selezione, 30 aziende dell’agroalimentare che rappresentano il meglio dell’Italia industriale. Un settore, quello dell’agroalimentare che vale 140 miliardi di fatturato e il 2,2% del Pil. Una realtà di piccola-medie imprese che sono abituate a superare ogni record, non solo nel mercato nazionale.

Alberto Bertone, Presidente e AD del Gruppo Acqua Sant’Anna Fonti di Vinadio, è stato chiamato a raccontare la sua case history imprenditoriale vincente, illustrando gli ingredienti chiave della ricetta per il successo: leadership, innovazione, ecosostenibilità, diversificazione e ricerca.
L’azienda leader nel settore delle acque minerali, uno dei più competitivi del mercato, ha continuato a investire e a crescere impegnandosi a studiare referenze sempre nuove e diversificando l’offerta per il consumatore. L’attenzione alla ricerca e alle nuove tecnologie ha condotto il Gruppo Sant’Anna Fonti di Vinadio a divenire simbolo di qualità, innovazione e attenzione all’ambiente. L’appuntamento in Bocconi è stato anche l’occasione per sensibilizzare l’esclusivo parterre sul delicatissimo tema della plastica le cui qualità vanno ribadite e riconosciute.

Questi stessi contenuti sono stati oggetto di un ulteriore intervento di Alberto Bertone: il 4 dicembre in occasione dell’Executive Summit, l’appuntamento che ogni anno riunisce oltre 200 amministratori delegati e imprenditori per discutere, insieme a rappresentanti delle istituzioni economiche e finanziarie internazionali, esperti, accademici e firme autorevoli del giornalismo i macro trend attesi e le questioni chiave del business mondiale. Qui Alberto Bertone è stato una delle voci più rappresentative dell’economia italiana e internazionale, chiamate ad intervenire per illustrare la sua strategia per il successo.

Di recente, Alberto Bertone si è espresso sull’introduzione della plastic tax, sostenendo che non è con un nuovo balzello che si salverà il mondo dalla plastica.
Le soluzioni potrebbero essere altre, quali l’uso di bioplastiche, che Acqua Sant’Anna già utilizza per la sua BioBottle, ma che hanno un alto costo a causa della necessaria importazione della materia prima, che nel nostro Paese non viene prodotta a sufficienza.
La soluzione potrebbe essere quella del vuoto a rendere, come accade in altre nazioni, che incentiverebbe il consumatore a non gettare le bottiglie, ma a restituirle. In tal caso, i punti vendita provvederebbero ad introdurre la plastica usata nei circuiti del recupero e riciclo.
Così com’è concepita, la plastic tax farebbe raddoppiare il costo di una bottiglia d’acqua, causerebbe un crollo dei consumi e un mancato incasso di 2 miliardi da parte dello Stato, oltre a tutte le conseguenze per le imprese e per l’occupazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

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