06-04-2017 – È stato dimostrato da uno studio annuale del Rush University Medical Center di Chicago che per ottenere subito ciò che vogliamo – anche al distributore automatico – ed evitare attese siamo disposti a tutto, anche a cambiare le nostre scelte alimentari. Nel rapporto dell’università, presentato al congresso annuale della Società di medicina comportamentale, si è dimostrato come è possibile sfruttare questa nostra impazienza per arrivare a diminuire il consumo di cibo spazzatura.
I ricercatori impegnati in questo studio hanno infatti messo a punto un distributore automatico davvero singolare: nel momento in cui si scelgono snack ipercalorici, la macchina non eroga subito il prodotto, ma obbliga ad un’attesa di 25 secondi. Durante questo tempo viene però proposto in alternativa un cibo salutare – come ad esempio un frutto – da potere ottenere subito e spesso ad un prezzo inferiore.
Ci troviamo di fronte ad una macchina davvero ingegnosa, che facendo leva sul nostro costante bisogno di appagamento, riesce a migliorare le scelte alimentari di chi utilizza i distributori automatici e a contrastare obesità e cattiva alimentazione, soprattutto in un paese come gli Stati Uniti dove questi problemi sono particolarmente sentiti dalla popolazione.
In via sperimentale i distributori “intelligenti” hanno ottenuto risultati particolarmente soddisfacenti, facendo crescere la vendita dei cibi sani tra il 2 ed il 5% nonostante gli sconti applicati, e quindi permettendo comunque ai gestori delle macchine di trarne profitto.
In questo caso la tecnologia, combinata ad un’acuta osservazione dei comportamenti, ha permesso di aprire una nuova strada nel mondo del vending, che appare sempre più come quella su cui incamminarsi per il futuro.
