23-10-2019 – Da un’idea di Giacomo Stefanini e grazie al coraggio di alcuni amici che ci hanno creduto, nel 2016 nasce WAMI con la specifica missione di donare acqua potabile a chi ne ha bisogno. WAMI non è semplicemente un’acqua minerale, ma un progetto che si pone una precisa missione: portare l’acqua in quei luoghi dove acqua non c’è e dove si muore per sete e disidratazione.
Ogni bottiglia di acqua WAMI venduta contribuisce a realizzare una rete idrica per portare l’acqua in superficie e condurla in quei villaggi che ne sono sprovvisti: i luoghi più remoti dell’Africa sono quindi i maggiori beneficiari del progetto WAMI.
Secondo una semplice equazione riportata nel sito, ogni bottiglia di acqua WAMI venduta corrisponde a 100 litri di acqua donati alla comunità in cui l’azienda sta realizzando uno dei suoi acquedotti.
Tutto è illustrato in maniera chiara e trasparente: WAMI non chiede donazioni, ma semplicemente di fare una scelta etica ogni qual volta si acquista una bottiglia d’acqua. Un’acqua, tra l’altro, di qualità: WAMI è infatti un’acqua minimamente mineralizzata che sgorga pura dalle Alpi Marittime dalla Sorgente Rocciaviva, a 1.300 metri d’altezza. È un’acqua equilibrata e di straordinaria digeribilità, con un contenuto di sodio tra i più bassi in Italia, disponibile in più formati, tra i quali il mezzo litro tipico dei distributori automatici.
Gruppo Illiria e CDA Cattelan hanno scelto WAMI per dissetare i propri clienti, coniugando così al servizio un importante gesto etico di supporto umanitario.