16-01-2017 – Dopo la toscana Supermatic, che pochi giorni fa aveva quantificato numeri e ammanchi causati dalla gran quantità di furti subiti nel 2016, è la volta della Ovdamatic, società di gestione bresciana anch’essa nel mirino dei ladri.
Premesso che il problema riguarda purtroppo la quasi totalità delle imprese di gestione, è importante che se ne parli e che questi episodi vengano denunciati, soprattutto in vista della ormai prossima entrata in vigore dell’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi. Ricordiamo che ogni anomalia e/o ammanco registrato nel proprio parco macchine, andrà comunicato e giustificato con documentazione ufficiale per non incorrere nei controlli che automaticamente scatterebbero in caso di ingiustificato fermo macchina per un tempo prolungato o di incasso non congruo con la media fino a quel momento registrata.
Come Supermatic, anche Ovdamatic ha subito furti e scassinamenti soprattutto nelle postazioni aperte al pubblico (scuole, ospedali…) e con impressionante frequenza: Ovdamatic denuncia, infatti, ben 70 colpi ai distributori nel periodo settembre-dicembre 2016 con una perdita economica importante di svariate decine di migliaia di euro.
L’azienda ha valutato in 1.500 euro la media del costo ripristino distributore, di fronte al quale l’ammanco di pochi spiccioli nella monetiera sono ben poca cosa. Moltiplicando il costo riparazione/sostituzione di ogni macchina per il numero di distributori vittime del solito piede di porco, ne viene fuori una cifra ragguardevole che incide sull’andamento dell’attività. Il fenomeno, ormai dilagante, costringe a nuovi investimenti e causa disservizi all’utenza, spesso poco disposta a comprendere le ragioni del gestore.
Denunciare significa accrescere l’attenzione attorno al problema, spesso sottovalutato sia dalle aziende/postazioni ospitanti che da parte delle forze che dovrebbero vigilare sul territorio.