21-02-2017 – Nestlé ha chiuso il 2016 con ricavi in crescita del 3,2%, al di sotto delle aspettative (+3,4%), e anche per il 2017 le prospettive non si discostano dai risultati dell’anno appena concluso, confermando lo trend di crescita lento degli ultimi anni.
Complessivamente le vendite sono state pari a 89,5 miliardi di franchi svizzeri, mentre l’utile netto è sceso a 8,5 miliardi dai 9,1 del 2016.
Per il 2017 la previsione di crescita organica è tra il 2 e il 4% anche a causa del notevole aumento dei costi di ristrutturazione che sarà implementato al fine di guidare la redditività futura.
Mark Schneider, CEO di Nestlé da gennaio di quest’anno e subentrato a Paul Bulcke, ha così commentato:
“La nostra crescita organica 2016 è nella fascia alta del settore, ma a un livello più basso delle nostre aspettative. Abbiamo visto un miglioramento del margine di profitto operativo e il nostro cash flow è cresciuto in modo significativo… Al fine di guidare la redditività futura, abbiamo in programma di aumentare considerevolmente i costi di ristrutturazione nel 2017“.
Per il futuro, Schneider indica una crescita organica più sostenuta (circa 5%) e significativi risparmi sui costi strutturali entro il 2020.
Il nuovo CEO di Nestlé punta quindi a riportare la crescita di lungo termine delle vendite del gruppo al ritmo del 5-6% che lo aveva caratterizzato per più di un decennio.