08-04-2014 – Sembra che la nuova proprietà non sia in grado di mantenere quanto promesso e, soprattutto, che non riesca a mantenere i posti di lavoro alla Perugina di San Sisto (PG), reduce da un lungo e travagliato iter di passaggio dalla vecchia proprietà all’attuale Nestlè.
Secondo i rappresentanti sindacali il rischio maggiore è che parte dei dipendenti, considerati in esubero, passi alla cassa integrazione al 60% o che il full-time venga ben presto sostituito col part-time o con contratti stagionali che non offrono garanzie ai dipendenti. Quest’ultimo punto è il nodo centrale del contrasto tra proprietà e forza lavoro.
Secondo alcuni rappresentanti dei lavoratori “Si va incontro ad una Perugina diversa da quella del passato, che ha sempre garantito il posto di lavoro“. Pertanto, richiedono che in questo delicato momento le istituzioni restino vicino ai dipendenti e che la proprietà sia disposta a rivalutare le proprie strategie di ristrutturazione.
Di fronte alla irremovibilità della dirigenza, è stato proclamato lo stato di agitazione per tutti i mille dipendenti.