31-05-2016 – Il 14 maggio scorso, Assogepi CNA Modena ha presentato il “Manuale di corretta prassi lavorativa” specifico per gli operatori della distribuzione automatica, validato dal Ministero della Salute, che potrebbe sostituire il tradizionale manuale per l’HACCP.
Promosso dalla regione Emilia Romagna, esso si pone l’obiettivo di facilitare l’attività delle imprese del vending e, al contempo, di tutelare i consumatori.
Il manuale è stato elaborato da Assogepi (Associazione dei professionisti del Vending), che fa capo alla Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA), sfruttando le possibilità offerte dal Regolamento Comunitario 852/04 e dalla normativa regionale sull’autocertificazione. Assogepi ha potuto così elaborare un documento generale, valido per tutte le imprese del comparto, che non avranno più l’obbligo di redigerne uno proprio e potranno riferirsi ad esso per gli adempimenti attualmente soddisfatti attraverso il piano di autocontrollo previsto dall’HACCP.
Il tutto si traduce non solo in una semplificazione dell’attività, ma anche in un risparmio economico tenendo anche conto che il manuale è messo a disposizione gratuitamente per tutti gli associati.
Umberto Venturi, Presidente provinciale di CNA Modena ha così commentato:
“Si è trattato di un lavoro impegnativo perché la redazione del manuale e la sua validazione presso il Ministero della Salute hanno richiesto un iter normativo che si è rivelato piuttosto lungo e complesso, ma che si è concluso positivamente, tanto che verrà prossimamente pubblicato nella gazzetta ufficiale dell’Unione Europea. Oggi possiamo quindi affermare di avere risolto un problema alle imprese che, consultando queste buone prassi, potranno letteralmente saltare un adempimento burocratico dispendioso. Il tutto senza arrecare alcun danno ai consumatori, proprio in virtù della certificazione del Ministero”.
Il Manuale elaborato dalla sezione CNA dell’Emilia Romagna potrebbe fare da apripista per le altre regioni, che verrebbero così incontro alle piccole e medie imprese del vending locali, rispondendo anche alla tendenza verso la semplificazione delle procedure che il Governo afferma di voler perseguire.
