La nuova indagine “Se è italiano… si sente! – Gli Italiani e il Caffè” realizzata da AstraRicerche per Consorzio Promozione Caffè¹ conferma i valori che chi lo beve abitualmente (oltre il 98% degli intervistati) attribuisce all’amata tazzina, come spiega Michele Monzini, Presidente di Consorzio Promozione Caffè:
“Il caffè è da sempre considerato un simbolo del Made in Italy nel mondo. Ma quanto valore è racchiuso per gli italiani stessi dentro questa affermazione? La fotografia che ci restituisce AstraRicerche da un lato ci conferma il legame indissolubile tra gli italiani e il caffè e dall’altro ci sorprende per il patrimonio di eccellenza, innovazione, creatività e tradizione che la tazzina, in quei pochi sorsi, è capace di raccontare al popolo che l’ha resa celebre nel mondo”.
Una tazzina ricca di valori
Uno degli aspetti che gli italiani ritrovano maggiormente nel caffè è quello della ritualità: per il 92% un’abitudine che scandisce non solo i diversi momenti della giornata, ma anche le varie occasioni di convivialità. Un aspetto, quest’ultimo, molto importante soprattutto per gli italiani tra i 25 e i 34 anni (95%). Non meno importante è il concetto di tradizione, che anche in questo caso mette praticamente tutti d’accordo: è un rito che ci unisce da Nord a Sud (92%) e che richiede una precisa gestualità sia nel prepararlo (91%), sia nel berlo (90%).
Un punto di forza per la nostra economia
Tra i prodotti agroalimentari italiani più esportati nel 2023, con un giro d’affari di 2,259 miliardi di euro (+6,8% sul 2022)², il caffè è uno dei settori industriali storicamente più legati al nostro know-how. Ne sono primi sostenitori gli italiani stessi, secondo cui la qualità del caffè è ben rappresentata sia da marchi celebri (92%), sia da piccole torrefazioni (87%). Inoltre, è considerato un mix straordinario tra tradizione e creatività (91%) e un simbolo del Made in Italy (90%).
Espresso simbolo italiano, soprattutto all’estero
Da sempre il caffè fa sentire a casa gli italiani, soprattutto quando sono fuori dai propri confini, in quanto certi che il “nostro” sia il migliore del mondo (88%) e che sia apprezzato ovunque (86%), soprattutto dagli stranieri quando sono in Italia (80%): gli italiani, infatti, amano trovarlo all’estero mentre viaggiano (89%) e sono convinti di poterlo riconoscere anche a occhi chiusi (81%), ma soprattutto sono convinti che contribuisca a creare un’immagine positiva dell’Italia nel mondo (89%).
Un “viaggio” multisensoriale
Per gli italiani, bere un caffè non è una semplice abitudine, ma un vero e proprio viaggio sensoriale, che segue tappe molto precise e che inizia con l’olfatto: l’aspetto più apprezzato, infatti, è il profumo; a seguire il gusto, il calore (84%), l’udito, la vista. Per gli italiani, anche la gestualità che anticipa la degustazione del caffè fa parte di questa esperienza multisensoriale. Fondamentale è la cura nella presentazione (82%), come la scelta della tazzina e del cucchiaino perfetti e l’accostamento con un bicchiere d’acqua o un cioccolatino. A circa 7 italiani su 10 piace macinarlo personalmente, mentre poco più della metà degli intervistati ama la velocità della macchina a capsule o a cialde (per i 25-34enni si sale oltre il 65%) e le modalità più di nicchia, come la cuccuma napoletana, il caffè turco non filtrato o l’alambicco di vetro.
1- “Se è italiano… si sente! – Gli Italiani e il Caffè”, indagine condotta da AstraRicerche per il Consorzio Promozione Caffè ad aprile 2024 su un campione di 1.001 intervistati 18-65enni statisticamente rappresentativi della popolazione.
2 – Report Scambi con l’estero – La bilancia agroalimentare italiana nel 2023, Ismea