25-09-2017 – Una ricerca condotta da Ismea in collaborazione con Nielsen conferma un aumento nel nostro Paese dei consumi alimentari rispetto allo stesso periodo del precedente anno.
La spesa degli italiani, dopo un periodo di forte contrazione collegato alla grave crisi economica degli scorsi anni, torna a crescere, registrando un aumento di tutte le tipologie di prodotto, fatta eccezione per i prodotti della filiera latteario-casearia.
Nel primo periodo dell’anno gli italiani hanno speso il 2,5% in più per i prodotti alimentari rispetto al 2016 quando, invece, si registrava ancora un trend negativo.
Tra le categorie di prodotti aumentano significativamente le vendite di frutta fresca (+5,8%) ortaggi (+5,5%) e bevande (+4,5%); per quanto riguarda queste ultime, sono soprattutto birre (+8%) acque imbottigliate (+%8) e bevande analcoliche (+%8) quelle maggiormente scelte.
Oltre a questo significativo aumento delle vendite, un approfondimento condotto da Nielsen evidenzia che il profilo del consumatore è profondamente cambiato. Si legge nel report che durante questa indagine “è emersa l’immagine di un consumatore curioso ed esigente, che legge le etichette ed è attento agli ingredienti, che apprezza le aziende ecosostenibili (71% degli intervistati) e con modalità di produzione a basso impatto ambientale. Il 67% dei consumatori intervistati si dichiara attento agli ingredienti dei prodotti che acquista e ben disposto a provare nuovi prodotti che potrebbero avere effetti benefici sulla salute”.
Queste nuove esigenze fanno emergere cambiamenti radicali nella spesa, confermati dall’aumento delle vendite di prodotti arricchiti come quelli con bacche di goji (+64%) o semi di lino (+34%) e l’interesse verso tutti quei prodotti definiti free-from, ovvero senza grassi, senza zuccheri aggiunti, senza lattosio, ecc… così come l’interesse per il comparto biologico.
Soprattutto quest’ultima parte delle ricerca, sebbene riferita ai consumi domestici, può essere molto significativa anche per gli operatori del vending, che ovviamente dovranno tenere conto delle nuove scelte dei consumatori per migliorare la propria offerta.
Alcuni dei prodotti in crescita sono già presenti anche nei distributori automatici oltre che sugli scaffali (come ad esempio l’acqua imbottigliata o le bevande analcoliche), mentre altri come frutta e verdura fresca, ortaggi di IV gamma (cioè pronti al consumo) e prodotti del comparto bio, sono referenze su cui già da un po’ il vending ha iniziato a puntare, ma la cui presenza, a quanto pare, dovrà essere potenziata per restare al passo con questi nuovi trend e cogliere le opportunità che la sospirata ripresa economica può offrire anche al settore.
