01-09-2015 – Parte da Barilla e dalla collaborazione con Cisco Italia, col supporto della napoletana Penelope e di NttData Italia, il progetto di una nuova etichetta basata sull’Internet of Things (IoT) che fornirà al consumatore informazioni globali sul prodotto che va ad acquistare.
Tutto nasce dal progetto Safety for Food di Cisco nato e sviluppato in Italia con l’intento di dare vita a un sistema virtuoso in cui far interagire i diversi soggetti del comparto food (aziende, organizzazioni varie, enti pubblici) e realizzare una “banca dati mondiale” dei prodotti agroalimentari.
L’obiettivo è quello di garantire la tracciabilità delle produzioni secondo regole e standard internazionali in materia di sicurezza, qualità degli alimenti e origine delle materie prime, e coinvolgere in questo processo i consumatori, fornendo loro informazioni puntuali, trasparenti e facilmente accessibili.
La chiave di volta del progetto è il QR Code stampato sulle etichette e leggibile tramite smartphone e tablet, grazie al quale è possibile seguire l’intera filiera agroalimentare di ogni prodotto.
Nell’aderire al progetto, Barilla ha dato avvio ad una fase sperimentale su due prodotti in particolare: una confezione in limited edition della pasta formato farfalle e un sugo in barattolo di vetro della linea dei sughi pronti.
Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, ha così commentato l’iniziativa Barilla:
“Il nuovo sistema di tracciabilità presentato da Barilla, fruibile su tablet e smartphone, semplicemente fotografando il Qr code, va incontro alla sentita esigenza dei consumatori, ma anche della filiera agroalimentare, di informazioni esaustive sui prodotti in vendita. Abbiamo sempre sostenuto che le informazioni sulla provenienza dei prodotti e dei loro ingredienti vanno comunicate al consumatore finale. La sicurezza alimentare – ovvero la tracciabilità e rintracciabilità in caso di necessità per bloccare i problemi sul nascere – deve coniugarsi all’informazione, rispondendo alle richieste dei consumatori di sapere da dove vengono le materie prime del prodotto, quali sono le sue caratteristiche e la sua conformità ai criteri di sostenibilità ambientale.”
Se la sperimentazione darà i risultati sperati, il sistema potrà essere allargato a tutti i prodotti risolvendo, grazie all’ausilio del web, uno dei maggiori problemi dell’etichettatura dei prodotti alimentari.