Le capsule e le cialde di caffè si sono affermate come un’abitudine quotidiana per milioni di italiani, grazie alla loro facilità d’uso e alla garanzia di un prodotto sempre fresco.
I dati forniti da Mediobanca nel 2022 rivelano che oltre il 37% del caffè torrefatto venduto in Italia è rappresentato da capsule monouso, con altre cialde a coprire un ulteriore 6%. Questo significa che quasi la metà del caffè acquistato proviene da queste pratiche forme di consumo, un trend che si riflette a livello globale.
Secondo AMI Consulting, il mercato delle capsule è in costante crescita, con previsioni che supereranno i 90 miliardi di unità vendute entro cinque anni. Di queste, circa 50 miliardi si consumano in Europa, e 2,8 miliardi solo in Italia.
L’incontro di TriestEspresso Expo: verso una soluzione compostabile
Per affrontare queste problematiche, il consorzio Biorepack ha organizzato un incontro durante l’undicesima edizione di TriestEspresso Expo.
Diverse aziende stanno investendo nella transizione verso materiali compostabili.
Alberto Castellanza di Novamont ha presentato tecnologie che consentono di produrre capsule compostabili in Mater-Bi, caratterizzate da un alto contenuto rinnovabile e una carbon footprint certificata secondo gli standard internazionali.
Gianluigi Mariani di Fi-Plast ha evidenziato come la loro ricerca e sviluppo si sia concentrata su soluzioni biocompostabili dal 2013, offrendo già oggi capsule perfettamente funzionanti e all’avanguardia.
Anche startup come la torrefazione bolognese GISE Caffè stanno contribuendo a questo cambiamento. Andrea Palmieri Food & Sensory Manager – Master of coffee di GISE ha osservato come i consumatori mostrino un crescente interesse per le capsule compostabili, un passo significativo verso la sostenibilità. Queste capsule non solo garantiscono ottime prestazioni, ma semplificano anche il processo di smaltimento, riducendo il rischio di errori nel conferimento.
In conclusione, il passaggio a capsule compostabili rappresenta una risposta concreta alle esigenze di un mercato sempre più attento all’ambiente. Investire nella sostenibilità non è solo un obbligo, ma una scelta strategica per il futuro del caffè in Italia e nel mondo.