11-12-2017 – Nemmeno il tempo di fare il giro del web e l’idea imprenditoriale di Maria Concetta Riina, figlia del capomafia deceduto lo scorso mese, è stata bloccata dai gestori della piattaforma sulla quale la donna, insieme al marito, aveva avviato una prevendita di cialde di caffè “Zu Totò“, omaggianti al boss siciliano.
Evidentemente, il gran clamore suscitato dalla notizia e l’indignazione di quanti l’hanno appresa devono aver spinto i gestori del sito di e-commerce a rivalutare l’impopolare idea imprenditoriale e bocciarla, nel rispetto di quanti hanno espresso riluttanza nei confronti di un progetto eticamente contestabile.
Sebbene gli investigatori stiano ancora lavorando per verificare i termini dell’iniziativa, che non sarebbe perseguibile penalmente, il gran clamore seguito all’annuncio ha avuto un effetto boomerang, bocciando il progetto piuttosto che promuoverlo.
Secondo la cronaca locale, a reagire contro non sono stati solo i lettori del web e i gestori della pagina di e-commerce, ma lo stesso sindaco della cittadina pugliese di San Pancrazio, dove la figlia del boss vive insieme a suo marito Tony Ciavarello.
Proprio da questi, che sul suo profilo Facebook si definisce “un martire della Procura di Palermo”, ci si aspetta un commento sulla bocciatura dell’iniziativa nello stile autocommiserante che caratterizza i suoi post.