Botta e risposta tra l’EFSA e il Consorzio Promozione Caffè

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Botta e risposta tra l’EFSA e il Consorzio Promozione Caffè

01-06-2015 – A seguito di uno studio condotto nei Paesi dell’Unione Europea, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha stabilito che bere più di 4 tazzine di caffè al giorno può essere dannoso per la salute, soprattutto di donne incinte e bambini per i quali la dose è al di sotto di quella massima indicata.
Viene spontaneo pensare che nessuno si sognerebbe di dare caffè ai bambini. L’EFSA precisa, infatti, che va valutata la caffeina presente non solo nel caffè ma in altri alimenti alcuni dei quali, ad esempio determinate bibite o barrette di cioccolato, vengono somministrati tranquillamente ai bambini.
Alla pubblicazione dell’EFSA è seguita la risposta del Consorzio Promozione Caffè il quale precisa che i valori di caffeina indicati da EFSA non rappresentano i livelli massimi di consumo ma quantitativi raccomandati nell’ambito di un’ assunzione moderata e una dieta equilibrata.
Patrick Hoffer, Presidente del Consorzio Promozione Caffè, dichiara:
Il parere di EFSA conferma la posizione da noi sempre sostenuta: un’assunzione moderata di caffeina non ha alcuna controindicazione per la maggioranza degli adulti in salute. È importante chiarire bene come tale parere non metta in discussione la sicurezza del caffè
Una recente metanalisi (Crippa et al, Am J Epidemiol 2014) che ha combinato tutti gli studi sull’argomento pubblicati in letteratura tra il 1966 ed il 2013, mette in luce una correlazione significativa tra il consumo di caffè e la riduzione di mortalità legata a qualunque causa, in particolare al sistema cardiovascolare. I consumatori di caffè, in questa metanalisi che ha valutato con attenzione le relazioni dose-risposta, hanno presentato un rischio di morte per cause cardiovascolari ridotto del 10-20% per tutti i livelli di consumo rilevati (fino ad 8 tazze/al giorno).”
Come EFSA osserva, la maggiore parte delle persone tende ad auto-regolare naturalmente il consumo di caffeina che meglio risponde alle esigenze personali; tuttavia, per alcune persone bere più caffè rispetto al solito può portare ad agitazione o disturbi del sonno. Questi effetti sono generalmente di breve durata e vengono meno una volta che l’individuo ritorna al livello abituale di consumo.
È noto che questi effetti siano più marcati in alcuni soggetti che in altri: un’assunzione moderata di caffeina non causa alcun problema nella maggioranza delle persone.
Una vastissima letteratura scientifica mostra che il caffè rientra pienamente in uno stile di vita attivo e in una dieta corretta e bilanciata. EFSA stessa  ha in precedenza riconosciuto  che la caffeina, contenuta anche nel caffè, esercita effetti positivi sia a livello mentale (stato di vigilanza, concentrazione) sia di performance fisiche (resistenza). Le evidenze scientifiche ad oggi suggeriscono anche che un moderato consumo di caffè per tutta la vita può rallentare il fisiologico declino cognitivo legato all’età e ridurre il rischio di malattie neurodegenerative (come ad esempio il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson), il rischio di diabete di tipo 2 e di una serie di malattie del fegato.
Per approfondire www.coffeeandhealth.org

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