24-04-2019 – L’ultima campagna commerciale, iniziata a luglio 2018 e terminata a marzo di quest’anno, registra esportazioni di caffè da record per il Brasile, con un incremento del 30,3% rispetto allo stesso periodo della stagione passata. La performance positiva dell’ultimo anno del maggior produttore di caffè è considerata dagli esperti la migliore dell’ultimo quinquennio.
Il mese di marzo è stato particolarmente positivo con una maggiorazione dei volumi esportati pari a 2,9 milioni di sacchi, considerando nel complesso caffè verde, solubile, tostato e macinato. L’88,3% del totale esportato è costituito da varietà Arabica (2,4 milioni di sacchi); seguita dal caffè solubile (323.000 sacchi) ed al terzo posto il Robusta. Le esportazioni di quest’ultimo, per quanto inferiori rispetto alla varietà Arabica, sono comunque sensibilmente aumentate rispetto all’anno passato, con una crescita del 125,7%.
Buoni anche i risultati del primo trimestre 2019: il Brasile ha esportato 9,9 milioni di sacchi (+25,7% rispetto allo stesso trimestre del 2018.
Le principali destinazioni del caffè brasiliano sono gli Stati Uniti (1,8 milioni di sacchi), seguiti dalla Germania (1,7 milioni) di sacchi e dall’Italia (1 milione di sacchi). Rilevanti anche i mercati di Giappone, Belgio, Turchia, Regno Unito, Russia, Francia e Canada, con aumenti delle esportazioni particolarmente significativi nel Regno Unito (+59%), in Turchia (+48%) ed USA (+36%).
Secondo le previsioni, nella stagione caffeicola 2019-2020 il Brasile registrerà un calo, considerato fisiologico poiché corrispondente ad una biennalità di minor produzione.
Dati: Cecafé – Conselho dos Exportadores de Café do Brasil