Break Cotto. Il progetto di IVS Italia per inserire giovani disabili nel mondo del lavoro

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Break Cotto. Il progetto di IVS Italia per inserire giovani disabili nel mondo del lavoro

Chicco Cotto è una cooperativa sociale che si occupa di gestire distributori automatici di caffè, snack e bevande, impiegando ragazzi disabili che vengono formati, secondo le proprie possibilità psico-fisiche, per seguire le varie fasi del servizio vending: approvvigionamenti, rifornimento, manutenzione e rendicontazione. La cooperativa sociale è nata dalla scuola del Cottolengo e dall’intuizione di don Andrea Bonsignori, che si è posto la missione di avviare i ragazzi con disabilità e disturbi dello spettro autistico al mondo del lavoro, cercando tra le imprese quelle che potessero essere partner del progetto.
Nel 2019 IVS Italia ha deciso di sostenere l’iniziativa del Cottolengo, dando vita al progetto Break Cotto, una nuova impresa sociale nata dalla joint venture di queste due realtà, come indica il nome scelto: Break da Your Best Break e Cotto da Chicco Cotto.
In Break Cotto lavorano persone autistiche, formate all’Istituto Cottolengo e affiancate da autisti e tecnici Ivs.
Durante il convegno tenutosi il 14 dicembre presso la sede Cnel, si è parlato del progetto Break Cotto come modello di business sostenibile e, nell’occasione, Massimo Paravisi co-CEO di IVS ha dichiarato:
Quando sono andato la prima volta alla loro scuola, mi sono detto che non avevo mai visto macchinette automatiche così tenute bene, in ordine, pulite. In un anno e mezzo di vita di Break Cotto, peraltro complicato dalla pandemia, abbiamo attivato al lavoro una ventina di ragazzi su Torino, e tra poco lo faremo su Roma e Palermo. Altri 30 stanno facendo formazione con la scuola. L’idea alla base di tutto è approcciare la disabilità e il mercato in cui lavorano anche persone disabili, in un modo differente. Un cliente non deve comprare i prodotti o servizi perché te li propone don Andrea che fa lavorare i ragazzi disabili. Una persona non deve pensare di prendere un caffè da un distributore automatico perché fa un’opera di bene. Deve farlo perché quella macchinetta funziona meglio di altre. Perché quel caffè è più buono. Questa è la sfida che stiamo portando avanti sul territorio: questo vuol dire fare impresa. E Break Cotto è prima di tutto un’impresa che cammina sulle sue gambe“.
L’obiettivo è di inserire nel mondo del lavoro 400 ragazzi con disabilità in tutta Italia.

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