18-12-2015 – Da alcuni anni la festa di Natale della sede centrale di BRITA si svolge nella Silberbachhalle a Taunusstein, nel quartiere di Wehen, una sala che ultimamente viene utilizzata come alloggio di prima assistenza ai profughi provenienti da Albania, Kosovo, Somalia, Eritrea, Algeria e Siria. Ospita attualmente fino a 200 persone, bambini e neonati compresi, un numero destinato a crescere poiché nel solo distretto di Rheingau-Taunus si attendono 1.100 profughi entro la fine del 2015.
Brita ha deciso di dare il proprio apporto ad una situazione che diventa ogni giorno più difficile, motivandolo col seguente comunicato:
Come BRITA, ci siamo resi conto con chiarezza della situazione dei profughi nell’area locale quando abbiamo scoperto che la sede tradizionale della festa di fine anno è attualmente impiegata come ricovero per i profughi.
“Come azienda familiare con un solido legame con le nostre radici a Taunusstein, quest’anno desideriamo offrire un aiuto rapido ed effettivo proprio qui, nella nostra zona. Incontrare le persone nella Silberbachhalle ci ha fatto veramente comprendere l’urgenza di questo aiuto, nel fornire assistenza primaria alle persone che qui hanno cercato rifugio, in fuga dalla guerra e da persecuzioni politiche e religiose”, ha affermato Markus Hankammer commentando la decisione del Comitato Esecutivo.
In una prima fase abbiamo fornito container riscaldabili per la raccolta e la distribuzione di abiti assieme al commerciante di materiali per l’edilizia Hocke-Baubedarf di Wiesbaden. Noi ci stiamo facendo carico dei costi di noleggio di un container. In aggiunta alla nostra richiesta, Hocke ha spontaneamente deciso di allestire un ulteriore container a proprie spese. Inoltre, abbiamo arredato i container con del mobilio per aiutare i volontari a cernire e sistemare i numerosi articoli che vengono donati.
Abbiamo donato anche un erogatore d’acqua Enviva collegato alla rete idrica e forniremo le cartucce di manutenzione e sostituzione durante il periodo di utilizzo dell’erogatore. L’erogatore fornirà in modo estremamente facile acqua potabile sicura, fresca, filtrata e frizzante sia ai profughi che ai volontari. Markus Hankammer ha così commentato: “Una fornitura di acqua potabile semplificata riduce al minimo gli oneri logistici per i volontari che operano in loco. Questo consente di risparmiare tempo e denaro che diversamente si spenderebbe per acquisire, immagazzinare e trasportare acqua in bottiglia; risorse, queste, che possono essere impiegate in maniera più proficua.