La Fanta è una delle bibite più conosciute al mondo, ma la sua storia affonda le radici in un’intrigante combinazione di innovazione, intuizione e adattamenti culturali. La sua creazione è legata a un imprenditore napoletano, il conte Ermelino Matarazzo da Licosa, che nel 1955, con il suo spirito creativo e intraprendente, cercò di lanciare una nuova bevanda che avrebbe dovuto competere con il successo globale della Coca-Cola.
La sua proposta? Un soft drink a base di arance, pensato per il mercato italiano.
La nascita della Fanta: una sfida e una scommessa vincente
Nel 1955, Matarazzo si rivolge alla Coca-Cola Company per ottenere l’autorizzazione a produrre una bibita che unisse il gusto dell’Italia e l’efficacia di una formula globale. Nonostante l’iniziale resistenza della casa madre, che aveva scarsa fiducia nella fantasia come elemento distintivo di prodotto, Matarazzo ottenne il via libera. Tuttavia, Coca-Cola scelse di utilizzare un marchio già acquisito: Fanta, un nome che derivava da un’altra bevanda prodotta in Germania durante la Seconda guerra mondiale da Max Keith. Questo prodotto, nato per l’autarchia tedesca, non ebbe molto successo a causa del suo sapore poco gradevole, ma fu proprio quel nome che Coca-Cola avrebbe poi sfruttato per il nuovo lancio italiano.
Il successo della Fanta in Italia e nel mondo
La versione italiana di Fanta, ideata dal conte Matarazzo, si distaccava nettamente dalla versione tedesca. Con il suo sapore dolce e l’arancia come protagonista, il prodotto conquistò velocemente i consumatori italiani. La sua popolarità crebbe anche all’estero, con la produzione che partì negli Stati Uniti nel 1958. La Fanta si adattò ai gusti locali in vari Paesi: più dolce in Italia, senza gas in Grecia, con ananas in Finlandia, e così via. Ogni paese ha visto nascere una versione che soddisfacesse al meglio i propri palati.
Fanta oggi: un successo globale e una forte identità italiana
Oggi Fanta è una delle bevande più apprezzate a livello globale, presente in 180 Paesi e rappresentante circa il 20% del business di Coca-Cola. Il Brasile è il paese dove Fanta riscuote maggiore successo tra i giovani, ma l’Italia resta il cuore pulsante della sua produzione. I sette stabilimenti italiani Coca-Cola, che impiegano oltre 2.000 dipendenti, continuano a produrre la bibita, mantenendo viva la ricetta originale.
L’innovazione sostenibile: il ruolo della Sicilia
Negli ultimi dieci anni, la Sicilia è diventata il centro di innovazione per Fanta, grazie a progetti di sostenibilità e responsabilità nella filiera agrumicola. Coca-Cola ha creato iniziative per l’uso efficiente dell’acqua e la promozione di pratiche di economia circolare tra le aziende del settore. I progetti riguardano anche l’introduzione di tecnologie avanzate come droni e stazioni meteorologiche per ottimizzare l’irrigazione delle coltivazioni. Nel 2025 proseguirà l’uso di impianti di desalinizzazione per rendere l’acqua utilizzabile nelle zone agricole siciliane, dimostrando l’impegno per un futuro più sostenibile.