Caffè Borbone, il cui 60% è detenuto dalla holding Italmobiliare SpA, registra al 30 settembre 2022 un fatturato di 192,9 milioni di euro, in crescita del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2021, che aveva però beneficiato del maggior consumo domestico di
caffè indotto dal lockdown.
A livello di canali aumenta l’importanza della GDO (Grande Distribuzione Organizzata) che, con un incremento del 46%, registra tassi di sviluppo molto superiori rispetto alla media del mercato del mono-porzionato, stimato da Nielsen in crescita del 9%.
In virtù di questi eccellenti risultati, nel mese di settembre Caffè Borbone sale al secondo posto* nella classifica delle vendite di caffè mono porzionato nel canale GDO, superando per la prima volta Nestlé. Ottime le performance anche del mercato estero, sempre più strategico per le prospettive future della società, che cresce del +40% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.
Il margine operativo lordo si attesta a 48,2 milioni di euro, con una marginalità sul fatturato del 25%. La contrazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è da attribuirsi principalmente all’incremento del costo delle materie prime, che la società ha solo parzialmente ribaltato sul cliente finale attraverso gli incrementi di listino sui principali prodotti della gamma. Sulla marginalità hanno inciso anche i rincari del carburante, che hanno portato ad un aumento dei costi di trasporto di 2,5 milioni di euro, e l’aumento del costo dell’energia elettrica (+3,4 milioni di euro).
La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2022 è negativa per 14,8 milioni di euro, già al netto della distribuzione di dividendi per 30 milioni di euro effettuata nel secondo trimestre. Nei primi nove mesi, la generazione di cassa** al lordo dei dividendi è positiva per 7,6 milioni di euro, nonostante la crescita di 15,3 milioni di euro del capitale circolante.