Il Consiglio di Amministrazione del gruppo Italmobiliare SpA, proprietario del 60% di Caffè Borbone srl, ha approvato le informazioni finanziarie periodiche relative ai primi nove mesi del 2024. È proseguito il percorso di crescita e sviluppo delle principali società del Gruppo, portando i ricavi consolidati a 499,4 milioni di euro (+19,3%) e l’EBITDA a 110,6 milioni (+65,9%).
Tra le società del Gruppo si distingue Caffè Borbone.
rispetto allo stesso periodo del 2023.
Al netto degli incrementi di listino effettuati per far fronte al costo del caffè, la crescita
dei volumi è comunque positiva. A livello di canali continua la crescita lungo le direttrici strategiche commentate nelle ultime relazioni trimestrali, in particolare la GDO (Grande distribuzione Organizzata), l’Estero e il canale digitale, che comprende e-commerce diretto, Amazon e portali specializzati.
Il margine operativo lordo si attesta a 50,6 milioni di euro, con una marginalità sui ricavi del 20,8%. Considerando il contesto citato in premessa il risultato è positivo, con la contrazione rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente più che spiegata dall’impatto sul conto economico del costo della materia prima caffè, che è stato solo parzialmente compensato dalla crescita dei volumi e dall’aumento dei prezzi di listino.
La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2024 è negativa per 54,4 milioni di euro, già al netto della distribuzione di dividendi per 50,0 milioni di euro effettuata nel periodo. Neutralizzando, il pagamento dei dividendi, la generazione di cassa¹ è negativa per 21,4 milioni di euro, più che giustificata dall’assorbimento del capitale circolante pari a circa 40 milioni di euro imputabile principalmente alla crescita del valore del magazzino di caffè crudo, dovuta sia alla crescente complessità del mercato ed all’allungamento dei tempi di approvvigionamento sia al valore unitario della materia prima.
1. Il Free Cash Flow (generazione di casa) è determinato come differenza fra la posizione finanziaria netta al 30 settembre 2024 e quella dell’esercizio precedente al lordo dei dividendi distribuiti, degli aumenti/restituzione di capitale, dell’impatto di operazioni non ricorrenti e degli effetti derivanti dall’applicazione del principio contabile IFRS 16.
