30-08-2013 – L’idea è nata a Brighton nel Regno Unito, grazie all’intraprendenza dei fondatori della Espresso Mushroom Company, un’azienda produttrice di funghi fertilizzati con fondi di caffè.
L’utilizzo di bratte come materiale organico in questo tipo di coltivazione non è una novità e già molti la mettono in pratica, soprattutto privati. La novità dell’azienda inglese sta nell’averla trasformata in un’attività organizzata che sostiene l’intero ciclo produttivo a partire dalla raccolta dei fondi fino alla loro trasformazione in alimento commestibile.
Nel pieno rispetto della sostenibilità, la Espresso Mushroom Company ha dotato i suoi addetti di biciclette, con le quali essi si recano presso caffetterie e ristoranti prima a lasciare i sacchi vuoti e poi a ritirarli pieni di fondi di caffè.
Una volta terminato il giro di raccolta, i sacchi vengono consegnati all’azienda agricola che da’ avvio al processo di coltivazione.
I produttori assicurano che i funghi non perdono il loro gusto, ma sono qualitativamente migliori grazie all’apporto dei nutrienti residui nelle bratte di caffè: cellulosa, lignina, nitrogeno, zucchero.